lunedì 24 ottobre 2011

L96 - Linguaggio onorifico - Keigo

INTRODUZIONE AL KEIGO



Un tratto distintivo della lingua Giapponese è il keigo, ossia il linguaggio onorifico, ossia l’insieme di verbi e regole da adottare nel linguaggio quando si approcciano persone che non fanno parte della cerchia di amicizie o parentele. Questa peculiare caratteristica non è un’esclusiva della lingua Giapponese, ma a vario titolo è riscontrabile in altre lingue asiatiche, come ad esempio il Coreano, il Cinese, il Vietnamita, il Birmano, il Thailandese e il Giavanese.



La principale difficoltà nell’apprendimento del keigo non risiede tanto nell’applicare alcune regole e nell’uso di verbi diversi, ma impararne l’uso “sociale”, ossia come e in quali termini approcciare gli interlocutori. Quindi non è tanto difficile imparare le basi del keigo, ma ben più difficile è capire quando e con quali modalità spaziare fra questi diversi livelli di linguaggio:
keigo敬語)(Insieme delle forme onorifiche e umili), teineigo丁寧語(forma cortese), kougotai口語体(forma colloquiale) , zokugo俗語(forma amichevole, slang).
Non basta sapere con chi si sta parlando, ma anche di chi si parla e purtroppo la questione non è riconducibile ad un semplice “La persona X è ad un livello superiore e quindi uso sempre l’appropriato livello di keigo”. Quando si decide di adoperare il keigo nelle conversazioni c’è una sconcertante gamma di modelli da impiegare ed altri argomenti legati più o meno indirettamente al keigo da valutare per un corretto utilizzo. E questa valutazione va fatta per ogni verbo e predicato e continuamente. Oltre a ciò bisogna valutare le complesse dinamiche legate al concetto giapponese di fuori / dentro il gruppo a cui si appartiene, alla gerarchia sociale e aziendale. Un uso esagerato del keigo inoltre ottiene lo stesso risultato di una mancanza di uso quando invece sarebbe richiesto: ossia che si dimostra all’interlocutore di non conoscere il keigo, cosa che modificherà al nostra valutazione agli occhi dell’interlocutore stesso.

I Giapponesi stessi possono avere difficoltà con il keigo e soprattutto le nuove generazioni in azienda vengo formate specificatamente su questo argomento. 

L’argomento è complesso tanto da occupare interi libri, ma qui si tratteranno solo le basi essenziali:




Il Giapponese può essere approssimativamente suddiviso in tre livelli di cortesia: forma piana, forma cortese e linguaggio onorifico / umile. Il keigo 敬語 è appunto il linguaggio onorifico  e si può dividere in tre diverse categorie:

Sonkeigo (尊敬語) Questo è il linguaggio di rispetto da usare nei confronti di persone che si vuole superiori di rango come i capi al lavoro, oppure anziani o comunque persone che non appartengono a familiari o alla cerchia di amici.

Kenjōgo (謙譲語) Questo è il linguaggio di umiltà che si usa per abbassare o diminuire se stessi e la propria cerchia di amici, familiari o colleghi  (persone che collettivamente vengono chiamate miuchi 身内) quando si parla con altre persone, e appunto si indica le persone del gruppo miuchi. Spesso questo si usa in tandem col  sonkeigo.

Teineigo (丁寧語) È la forma più generica tra quelle cortesi, senza particolare distinzione di livello sociale o gerarchico.  Purtroppo in genere si impara quest’ultima forma, tralasciando le altre due, che invece sono decisamente più distintive della lingua Giapponese.


Quindi quello che può essere un comando imperativo, può essere declinato in varire versioni: 

Suware – 座れ (siedi! -  da usare con cautela)
Suwari nasai - 
座りなさい (siediti - imperativo cortese)
Suwatte kudasai -
  座ってください (si sieda - teinengo)
Osuwari kudasai –
お座りください  (si sieda - sonkeigo)
Osuwari ni natte kudasai – お座りになってください  (si sieda  - sonkeigo ancora più cortese)



Sonkeigo - 尊敬語


Il linguaggio di rispetto o sonkeigo è usato per mostrare rispetto o elevare gli altri (nei nostri confronti) quando ci si indirizza a persone non facenti parte del gruppo miuchi  . Un primo metodo semplice per portare rispetto è quello di utilizzare la forma passiva/potenziale (es. () diventa 飲まれます), che però è accettabile solo come forma leggera di rispetto. Per utilizzare un livello di rispetto accettabile, è invece necessario usare la versione onorifica del verbo, che si può ottenere in due modi:

alcuni verbi vengono sostituiti da una loro controparte onorifica, completamente diversa:



VERBO
SONKEIGO
NOTE
Andare, Venire, Esserci
いらっしゃる
Un unico verbo usato per sostituire tre diversi verbi piani. Questo verbo non si scrive solitamente in kanji. Viene anche usato assieme alla forma in ~te (es. 読んでいっらっしゃる)
Venire, Chiedere
伺う
Sostituisce sia Venire che Chiedere. Frase tipica: “伺いたいんですが…”.
(うかがう)
Mangiare
召し上がる
Un errore comune, anche tra i Giapponesi stessi, è aggiungerci davanti un onorifico: tale ridondanza è essenzialmente errata
(めしあがる)
Guardare, Vedere
ご覧になる
come sopra
(ごらんになる)
Sapere
ご存知
Domanda comune: ご存知ですか? O anche varianti ancora più cortesi
(ごぞんじ)
Parlare, Dire
おっしゃる
Kanji usato raramente.
Fare
なさる
Usato anche nei composti di kanji che contengono する
Dare
下さる
Molto comune


I verbi esposti sopra possono essere coniugati regolarmente nelle forme in ~te, ~masu, ~ta ecc…. Alcuni di essi però, presentano una forma in ~masu  irregolare . Questi sono:

「なさる」、「いらっしゃる」、「おっしゃる」、「下さる」、 e 「ござる」(di umiltà, trattato dopo).  Per tutti questi verbi, la forma in ~masu  non prevede il passaggio standard da ruる」   a ri「り」, come accade per tutti gli altri verbi, ma il cambio avviene in i 「い」 . Eccetto la forma in ~masu  tutte le altre coniugazioni sono regolari.



FORMA IN MASU  -  ます形
ORMA PIANA
ORMA IN ます
ORMA IN ますPass
ORMA IN ますNeg
ORMA IN ますPass Neg
なさる
なさます
なさました
なさません
なさませんでした
いらっしゃる
いらっしゃます
いらっしゃました
いらっしゃません
いらっしゃませんでした
おっしゃる
おっしゃます
おっしゃました
おっしゃません
おっしゃませんでした
下さる
下さます
下さました
下さません
下さませんでした
ござる
ござます
ござました
ござません
ござませんでした


Da questo possiamo notare che il diffusissimo kudasai  「ください」 altro non è che la coniugazione irregolare del verbo kudasaru  「下さる」  che a sua volta è la versione onorifica di kureru 「くれる」= dare.

Per fare delle richieste utilizzando kudasaru 下さるirassharuいらっしゃるe nasaruなさる, soprattutto nelle frasi fatte, si utilizzano le seguenti modifiche:


Si coniuga il verbo onorifico  tramite una speciale forma in ~masu, sostituendo il sucon il se :
 下さ  下さいま  下さいま
 
いらっしゃ  いらっしゃいま  いらっしゃいま

Una versione abbreviata e leggermente meno formale prevede l’eliminazione del ~masu:
 下さ  下さいます  下さい
 
いらっしゃ  いらっしゃいます  いらっしゃい


Es.
Shachō wa mō o kaeri ni narimashita= 社長(しゃちょう)はもうお(かえ)になりました = Il presidente (della ditta) è già tornato a casa.
Sensei wa o mie ni narimasu ka= 先生はお見えになります= Ha visto l’insegnante?
Ten'nai de o meshiagari desu ka= 店内でお召し上がりです= Desidera mangiare dentro?

Il prefisso onorifico da anteporre a verbi (e sostantivi) può essere o 「お」, oppure go 「ご」 . La scelta tra i due prefissi è guidata dalla seguente regola: O, prima dei termini di origine giapponese, quindi con lettura kun; GO prima dei termini di origine sino-giapponese, quindi con lettura on. Come spesso succede, però, tale regola non è assolutamente definitiva né affidabile, infatti ci sono innumerevoli termini che la infrangono:

電話(でんわ)= telefono;  散歩(さんぽ)= passeggiata; 財布(さいふ)= portafoglio;  (ちゃ)= the verde; 給料(きゅうりょう)= stipendio;  (れい)= saluto;  世辞(せじ)= complimento;  正月(しょうがつ)= capodanno.

È bene puntualizzare che non bisogna mai usare il sonkeigo quando si parla di persone che fanno parte della nostra cerchia. Ad esempio si può usare il sonkeigo parlando con il proprio nonno, ma non parlando ad altri del proprio nonno. Stessa cosa col presidente della propria azienda. Infine quando si parla in sonkeigo si parla di altre persone, la parola hito è sostituita dal più onorifico kata, e quando si parla del capo di qualcuno cisi riferisce a “responsabile” tantō no kata 「担当の方」

I verbi che non appartengono alle categorie sopra esposte vengono trasformati nella loro forma onorifica, seguendo questa costruzione:

/+ V2 + + なる   PREFISSO ONORIFICO + V2 + NI + NARU

/+ V2 + です   PREFISSO ONORIFICO + V2 + DESU



Seguono alcuni esempi, tutte domande rivolte ad una seconda persona in forma onorifica:


Arisusan, mō meshiagarimashita ka= アリス(ありす)さん、もう()()がりましたか=  Alice, hai già mangiato?
Shigoto de nani wo nasatte iru ndesu ka= 仕事(しごと)(なに)なさっているんですか= Che cosa fai al lavoro?
Suisenjō wo kaite kudasaru ndesu ka= 推薦状(すいせんじょう)()いてくださるんですか= Scriveresti per me una lettera di raccomandazione? (lett. Mi daresti il favore si scrivere…)

Dochira kara irasshaimashita ka=  どちらからいらっしゃいました= Da dove vieni?

Kyō wa, dochira he irasshaimasu ka= 今日は、どちらへいらっしゃいます= Oggi dove andrai?

Esempi di trasformazione da linguaggio normale a sonkeigo:


Sensei wa ima imasen, gogo kara kuru sōdesu   Sensei wa ima irasshaimasen ka, gogo kara irasshyaru sōdesu =先生(せんせい)(いま)いませんが午後(ごご)から()そうです   先生(せんせい)(いま)いらっしゃいませんが、午後(ごご)からいらっしゃるそうです= L’insegnante non c’è, ma dicono che verrà nel pomeriggio.
Sensei ga "raishū shiken o suru" to iimashita → Sensei ga" raishū shiken o suru" to osshaimashita=先生が"来週試験をする"言いました    先生(せんせい)"来週試験(らいしゅうしけん)をする"おっしゃいました= L’insegnante ha detto: “la prossima settimana ci sarà l’esame”.
Uedasan wo shitte imasu ka → Uedasan wo gozonji desu ka =上田(うえだ)さんを()っています   上田(うえだ)さんを(ぞん)じですか= Conosce il Sig. Ueda?
Dōzo, tabete kudasai > nonde kudasai → Dōzo, meshiagatte kudasai=どうぞ、()べて(くだ)さい>() ()んで(くだ)さいどうぞ、()()がって(くだ)さい = Prego si serva.
Kesa no terebi no nyūsu wo mimashita ka →  Kesa no terebi no nyūsu wo goran ni narimashita ka =今朝(けさ)テレビ(てれび)ニュ(にゅ)()()ました今朝(けさ)テレビ(てれび)ニュ(にゅ)()(らん)になりました  = Ha visto le notizie in TV stamani?
Shachō wa konban shuppatsu shimasu → Shachō wa konban shuppatsu nasaimasu  =社長(しゃちょう)今晩出発(こんばんしゅっぱつ)します社長(しゃちょう)今晩出発(こんばんしゅっぱつ)なさいます= Il presidente della ditta partirà stanotte.


Richieste formali


È anche possibile utilizzare il kudasai  con i verbi onorifici, sostituendo ni naru   appunto con kudasai. Questo risulta utile quando si vuole chiedere a qualcuno di fare qualcosa, mantenendo un livello alto di cortesia.



/+ V2 + 下さい。   PREFISSO ONORIFICO + V2 + KUDASAI



ITA
VERBO
RADICE ます形
RICHIESTA FORMALE
PAGARE
支払う (shiharau)
支払い(shiharai)
お支払いください (o-shiharai kudasai)
PREMERE
押す(osu)
押し(oshi)
お押しください(o-oshi kudasai)
ASPETTARE
待つ(matsu)
待ち(machi)
お待ちください (o-machi kudasai)
SEDERE
座る(suwaru)
座り(suwari)
お座りください(o-suwari kudasai)
USCIRE
降りる(oriru)
降り(ori)
お降りください (o-hairi kudasai)


 
Se la richiesta ha a che fare con verbi formati dall’unione di un sostantivo con suru (costruzione molto comune), in questo caso la forma assunta dalla richiesta sarà:

/+ SOST + 下さい。    PREFISSO ONORIFICO + SOST + KUDASAI



 
ITA
SOST
SOST + SURU
RICHIESTA FORMALE
FARE ATTENZIONE
注意 (chūi)
注意する (chūi suru)
ご注意ください (go-chūi kudasai)
COOPERARE
協力 (kyōryoku)
協力する (kyōryoku suru)
ご協力ください (go-kyōryoku kudasai)



 
Es.
O-kane wa oriru sai ni o-shiharai kudasai=お金は降りる際にお支払いください= Per favore pagate prima di uscire.

Shuppatsu shimasu node, dōzo o-suwari kudasai=  出発しますので、どうぞ、お座りください= Poiché stiamo partiamo, per favore prendete posto.
Shōshō omachi kudasai = 少々(しょうしょう)()ちください= Per favore, attenda un attimo.

Kochira ni goran kudasai= こちらに覧下(らんくだ)さい= Per favore, guardi da questa parte.
Shimaru doa ni go chūi kudasai=
閉まるドアにご注意下さい= Per favore, fate attenzione alle porte. 
Esempi vari:
Dialogo formale in albergo, il receptionist si rivolge al cliente in sonkeigo:


接客系 - いらっしゃいませ

ゲスト - 部屋をお願いしておいた小林ですが。。。

接客系 - 小林様でございますね。ここに住所と名前をお書きになってください

ゲスト  - これでいいですか。

接客系  - はい、よろしゅうございます。お部屋は605号室でございます。右側のエレベーターで六階までいらっしゃってください。

ゲスト  - だれか私を訪ねて来ませんでしたか。

接客系  -先ほうど、山田様と言うお見えになりました。一階のロビーでお待ちしているとのことでございます。

Sekkyakukei  -  Irasshaimase

Gesuto - Heya wo onegai shite oita Kobayashi desu ga…

Sekkyakukei  -  Kobayashi sama de gozaimasu ne. Koko ni gojūsho to onamae wo ogaki ni natte kudasai.

Gesuto - Kore de ii desu ka?

Sekkyakukei  -  Hai, yoroshūgozaimasu. Oheya wa 605 gōshitsu de gozaimasu. Migigawa no erebētā de rokkai made irasshatte kudasai .

Gesuto - Dare ka watashi o tazunete kimasendeshita ka?

Sekkyakukei  -  Sakihōdo, Yamada sama to iu kata ga omie ni narimashita. Ikkai no robī de omachi shite iru to no koto de gozaimasu.



Receptionist – Benvenuto

Ospite – Sono Kobayashi, che ha fatto la richiesta di una stanza.

Receptionist – Ah è il signor Kobayashi. Per favore scriva qui il suo nome e l’indirizzo.

Ospite – Così va bene?

Receptionist – Sì, va bene. La stanza è la numero 605. Può andare fino al sesto piano con l’ascensore del lato destro.

Ospite – Qualcuno ha chiesto di me?

Receptionist – Poco fa una persona che si chiama Yamada è venuto per vederla. La sta aspettando alla lobby del primo piano.

Ospite – Ah va bene, grazie.



Dialogo formale tra un Professore ed un assistente, in cui l’assistente si rivolge al superiore in sonkeigo:



アシスタント   小林先生、よくいらっしゃいました

先生 -  やあ、山田君久しぶりですね。

アシスタント   駅まで迎えに参るつもりでしたが、着きなる時間が分かりませんでしたので失礼いたしました。

先生 - いや、電車が遅れてね。

アシスタント   駅からタクシーでお出でになったのですか

先生 - ええ、タクシーで来たのですが、道がこんでいて遅くなってしまいました。



Ashisutanto –  Kobayashi sensei, yoku irasshaimashita.

Sensei –  Yā, Yamada kun hisashiburi desu ne.

Ashisutanto – Eki made omukae ni mairu tsumori deshita ga, otsukinaru jikan ga wakarimasen deshita no de shitsurei itashimashita.

Sensei - Iya, densha ga okurete ne.

Ashisutanto – Eki kara takushī de oide ni natta nodesu ka.

Sensei - Ee, takushi de kita no desu ga, michi ga konde ite osoku natte shimaimashita



Assistente – Professor Kobayashi, ben arrivato.

Professore -  Buongiorno Yamada, da quanto tempo.

Assistente – Avevo intenzione di andare fino alla stazione ad accoglierla, ma sono spiacente perché non ho capito l’orario del suo arrivo.

Professore – Non fa nulla, tanto il treno ha tardato.

Assistente – Dalla stazione ha preso un taxi?

Professore – Già, ho preso un taxi per venire ma, poiché la strada era affollata, ho finito per fare tardi.








Kenjōgo - 謙譲語


Il linguaggio di umiltà, o kenjōgo, prevede che si sminuisca se stessi quando si parla con gli altri. Persino nel Giapponese di base è previsto che quando si parla della propria madre ad altri si usi il termine umile hahamentre si parla della madre di qualcun altro ci si deve riferire rispettosamente col termine okāsan お母さん. Quindi quando si parla di se stessi, della propria cerchia allargata o miuchi身内, è bene ridimensionare verso il basso il proprio status in qualche modo, pena apparire arroganti e maleducati.

Come avviene col sonkeigo  anche per il kenjōgo ci sono sostantivi e verbi specifici che sostituiscono quelli regolari, mentre per ciò che non ha un set predefinito si segue una regola di trasformazione.


VERBO
KENJŌGO
NOTE
Andare, Venire
参る
Un unico verbo per entrambe le azioni
(まいる)
Esserci
おる
Usato anche insieme alla forma in te, con verbi di azione (es.. 帰国しておる)
Mangiare, ricevere
頂く
Uno dei più diffusi e utili verbi di umiltà
(いただく)
Parlare,dire
申し上げる
Usato nei luoghi di lavoro e altre realtà orientate ai servizi alla clientela.
(もうしあげる)
Fare
いたす
Sostituisce する anche nelle parole composte (es. お願いいたします).
Guardare, vedere
拝見する
Come spiegato sopra, いたす può sostituire するper esprimere maggiore umiltà
(はいけんする)
Sapere
存じる
Ci sono alcune varianti
(ぞんじる)

 Per i verbi non elencati sopra, occorre applicare la seguente regola:

/+ V2 + します / いたします  →  PREFISSO ONORIFICO + V2 + SHIMASU / ITASHIMASU

/+ SOST + します / いたします  →  PREFISSO ONORIFICO + SOST + SHIMASU / ITASHIMASU


Ad es, se diciamo all’insegnante che stiamo leggendo il suo libro, al posto del solito yomimasu読みます, useremo oyomishimasu お読みしますo ancora meglio oyomiitashimasu  お読みいたします.

Qualche esempio molto noto di kenjōgo:

Irasshaimase= いらっしゃいませ= Benvenuto (lett. entri per favore)
Arigatōgozaimashita. Mata okoshi kudasaimase= ありがとうございました。またお越しくださいませ= Molte grazie. Torni ancora.

Le sostituzioni riguardanti i sostantivi prevedono forme umili per i parenti, quindi ad esempio se parliamo della figlia di qualcun altro diremo ojōsan お嬢さん  , mentre la nostra propria figlia sarà  musume  , e così via. Inoltre riferendosi ad altre persone al posto di hito, useremo mono  : un buon esempio è “responsabile” tantō no mono 担当の者.
I seguenti esempi sono tutte azioni svolte dal parlante, e quindi in tutte si usa la forma di umiltà.
Watashi wa kimu to mōshimasu = (わたし)キム(きむ)(もう)します= Mi chiamo Kim (lett. Per quanto mi riguarda la gente dice Kim) 
Watashi ga kaita repōto o mite itadakemasu ka = (わたし)()いたレポートを見ていただけます
Può leggere la mia relazione? (lett. Posso ricevere il favore che la mia relazione sia letta?)
Shitsurei itashimasu= 失礼(しつれい)(いた)します= Mi scusi (lett. Faccio una maleducazione)
Esempi di trasformazione da linguaggio normale a kenjōgo:

    Igirisu kara kimashita jon to iimasu  Igirisu kara mairimashita jon to mōshimasu  = イギリスから来ましたジョンと言います→  イギリスからまいりましたジョンと申します= John dice di venire dalla Gran Bretagna.

    Watashi wa amerika ni san nen imashita →  Watashi wa amerika ni san nen orimashita(わたし)アメリカ(あめりか)三年(さんねん)いました (わたし)アメリカ(あめりか)三年(さんねん)おりました = Sono stato 3 anni in America.

    Sakki jon-san ni aimashita →  Sakki jon-san ni omenikakarimashita=さっきジョンさんに会いました さっきジョンさんにお目にかかりました  = Poco fa ho incontrato John.

Altre sostituzioni


Ci sono altre parole che hanno una controparte in keigo. Il più comune e diffuso è sicuramente aruある, che diventa gozaruござる. Questo verbo può essere usato sia per  esseri animati che oggetti inanimati. Non è né onorifico, né umile, ma semplicemente è più cortese di aru. Per evitare di parlare come un samurai (facendo anche brutta figura) è da usare sempre nella sua forma cortese gozaimasuございます.

Per estensione la versione più cortese di desu です è degozaimasu でございます.

Es:
Kochira wa, watashi no heya desu → Kochira wa, watashi no heya degozaimasu = こちらは、(わたし)部屋(へや)ですこちらは、(わたし)部屋(へや)でございます= La mia stanza è da questa parte.

O tearai wa kono biru no ni kai ni arimasu → O tearai wa kono biru no ni kai ni gozaimasu = お手洗いはこのビルの二階にありますお手洗いはこのビルの二階にございます= Il bagno è al secondo piano dell’edificio.

 Altro esempio di sostituzione in forma keigo è ii いい, che diventa più formalmente yoroshii よろしい. A questo va infine aggiunto il notevole numero di modi di esprimere formalmente le proprie scuse, ossia “mi scusi”, “mi dispiace”.

In ordine crescente di cortesia:

(1) ごめんGomen
(2) 
ごめんなさいGomen'nasa
(3) 
すみませんSumimasen
(4) 
申し訳ありませんMōshiwake arimasen (申し訳 è la forma umile di  言い訳)
(5) 
恐れ入りますOsoreirimasu
(6) 
恐縮です。Kyōshukudesu.

Riguardo i suffissi di cortesia dei nomi, ad un livello superiore a sanさん, c’è sama  . Quest’ultimo nel vero linguaggio parlato non è da abusare, anche se si sta utilizzando il keigo. Nello scritto invece è da usare anche con persone non così di rango elevato. In genere chi si occupa di servizi alla clientela(come cassieri, commessi e camerieri) è abituato  ad usare molto il keigo enormalmente si indirizza ai clienti chiamandoli okyakusama お客様. Ovviamente regnanti e divinità sono sempre accompagnate dal sama, come ad ed esempio Kamisama神様.

Alcuni sostantivi vengono sempre accompagnati da un prefisso onorevole come  “sake”, “the” e “denaro” 「お酒」, 「お茶」, 「お金」. Questi sono comuni, ma spesso i prefissi ci sono in parole che non ci aspetteremmo, come ad esempio okonomiyaki 「お好み焼き」   omiyage「お土産」


Utilizzi estesi



A.   “Interrompere il contatto”


Se per qualunque motivo ci si mette a parlare in keigo improvvisamente, o si replica in keigo anche se l’interlocutore parla in modo amichevole, quello che si ottiene è di “interrompere il contatto emotivo” con l’interlocutore, o trasmettergli una certa distanza tra di voi. La formula scelta in queste occasioni è spesso la seguente



Segue un dialogo d’esempio in cui il soggetto non è interessato alle proposte dell’interlocutore e usa la formula sopra evidenziata. Il risultato sarà che l’altra persona capirà molto chiaramente le vostre intenzioni:

Asan.ねね、来週時間ない?食事しようよ!

Bsan.せっかくですが、遠慮させていただきます。

A.Ne ne, raishū jikan nai? Shokuji shiyou yo! B. Sekkaku desuga, enryosasete itadakimasu.
A. Hey, che ne dici se facciamo qualcosa la prossima settimana?  B. È un peccato ma devo declinare l’invito

B.   “Sollecitare l’approvazione”

Di regola bisognerebbe avere l’approvazione preventiva da parte dei responsabili prima di prendere decisioni o eseguire un’attività. Se per una qualche ragione si è presi l’iniziativa senza esplicita approvazione, con la formula seguente l’interlocutore dovrà approvare quanto si è già fatto.      



従業員:すいません、きのう急用ができ3時に帰らせていただきました
部長: あ、そう。大丈夫?
Jūgyōin: Suimasen, kinō kyūyō ga deki 3ji ni kaerasete itadakimashita
Buchō: A. sō. daijobu?
Impiegato: Mi susi ma ieri ho avuto un affare urgente da seguire e sono tornato a casa alle 3.
Capo: Ah, tutto bene?
Il capo rientra da un viaggio d’affari e chiede ad un impiegato come sono andate le cose durante la sua assenza.
部長: あれ?これはいつ決まったのかね?
従業員: あ、お伝えするのが遅くなって申し訳ございません。実は部長がいらっしゃらなかったので私が決めさせていただきました。あ、それも時間がありませんでしたので、私がさせていただきました
部長: あ、そう
Buchō: are? kore wa itsu kimatta no ka ne?
Jūgyōin: A, otsutae suru no ga osoku natte mōshiwakegozaimasen. Jitsuwa buchō   ga irassharanakatta node watakushi ga kimesasete itadakimashitaA, sore mo jikan ga arimasendeshitanode, watakushi ga sa sete itadakimashita.
Buchō: a, sō
Capo: Huh? Quando è stata decisa questa cosa?
Impiegato: Mi spiace non averla informata prima. Ho dovuto prendere questa decisione in quanto lei non c’era.Ah, l’ho fatto perché non c’era molto tempo.
Capo: Ah, va bene.


Riassunto forme di umiltà e onorifiche

Per usare le forme onorifiche si possono seguire diverse costruzioni:
Si usano le forme passive, le forme causative con ~te itadakimasu, il verbo in forma indefinita con il ni naru, il verbo in forma indefinita con il desu, il verbo in forma indefinita con il suru /itasu, oppure si utilizza la sostituzione dei verbi in forma piana/cortese con le loro controparti keigo di umiltà o onorifico. Segue una tabella riassuntiva:

FORMA PIANA
FORMA ONORIFICA
FORMA UMILE
する
なさる
(いた)
行く
いらっしゃる/おいでになる
(まい)
来る
いらっしゃる/おいでになる
参る
いる
いらっしゃる/おいでになる
おる
見る
ご覧になる
拝見(はいけん)する
聞く
(うかが)
言う
おっしゃる
(もう)す/(もう)()げる
あげる
差し上げる
くれる
下さる
もらう
いただく
食べる
()し上がる
知っている
存知(ぞんじ)(です)
存じる


Esempi di espressioni note con l’uso del keigo:
Yoroshiku onegai shimasu= よろしくお願いします= Faccio gentile richiesta.
Sensei, o kiki shitai koto ga arimasuga=
先生、お聞きしたいことがありますが= Maestro c’è qualcosa ce vorrei chiederle.
 Sumimasen, o mata se shimashita=
すみません、お待たせしました= Scusate l’attesa
Sen-en kara o azukari itashimasu=
千円からお預かりいたします= Tenga il resto di 1000 yen (detto quando si riceve il resto da una banconota da 1000 ¥)
  

Teineigo -  丁寧語

Il teinengo altri non è che la forma cortese in ~masu che si impara fin dall’inizio:

Frasi in teineigo:
  • Grazie per l’altro giorno= Kono aida wa dōmo  この間はどうも→ senjitsu wa arigatō gozaimashita 先日はありがとうございました
  • Chi è quello?= ano hito wa dare?  あの人はだれ = Achira no kata wa donata desu ka? あちらの方はどなたです
  • Sono terribilmente spiacente, ma ritarderò circa 20 minuti= gomen daitai 20 pun gurai okureruごめんだいたい20分遅れる = mōshiwake arimasen, yaku 20-pun hodo okuremasu 申し訳ありません、やく20分ほど遅れます
  • Lo sai? = shitteru知ってる =  gozonji desu kaご存知です

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